ECONOMIA MONDIALE L'attività economica statunitense si sta indebolendo; Le perdite nell'Eurozona sono leggermente diminuite

L'attività commerciale negli Stati Uniti si è contratta per il quinto mese consecutivo a novembre poiché i tassi di interesse più elevati hanno rallentato la domanda, ma il calo dell'attività commerciale nella zona euro si è leggermente attenuato mentre il mondo si prepara a una recessione che colpirà il prossimo anno, secondo un sondaggio apparso mercoledì.

S&P Global ha dichiarato che l'Alayhi Salam Composite PMI Yield Index, che tiene traccia dei settori manifatturiero e dei servizi, è sceso a 46,3 questo mese da una lettura finale di 48,2 di ottobre. una lettura inferiore a 50 indica una contrazione nel settore privato.

L'attività è crollata sotto il peso del ciclo di rialzi dei tassi più proattivo della Federal Reserve dagli anni '80, volto a frenare l'inflazione frenando la domanda economica. utilizzando la misura preferita dalla banca centrale statunitense, l'inflazione sarà ancora più di tre volte superiore all'obiettivo del 2%.

L'indice composito dei nuovi ordini è rapidamente sceso a 46,4, il livello più basso in due anni e mezzo, da una lettura finale di 49,2 in ottobre. al di fuori delle prime ondate della pandemia di COVID-19, questa è stata la lettura peggiore dal 2009.

"Le aziende stanno segnalando crescenti vincoli dovuti all'aumento del costo della vita, all'inasprimento delle condizioni finanziarie, in particolare ai portafogli di prestiti più elevati, e all'indebolimento della domanda nei mercati interni e di esportazione", ha affermato Chris Williamson, capo economista aziendale presso SdanP World Market Intelligence.

Una revisione degli economisti di Reuters la scorsa settimana ha dato una probabilità del 60% di una recessione negli Stati Uniti entro un anno e la Fed è pronta per un aumento di 50 punti base nella sua prossima politica di rendimento in tre settimane mentre la battaglia per contenere l'inflazione elevata continua.

Nel frattempo, il crollo dell'attività economica nell'eurozona si è leggermente attenuato a novembre, suggerendo un barlume di speranza che la recessione prevista possa essere meno profonda di quanto temuto, ma i consumatori stanno ancora tagliando la spesa in mezzo a una crisi del costo della vita.

Ci sono prove crescenti che il blocco stia entrando in una recessione e in una recensione di Reuters pubblicata martedì, gli economisti hanno dato una probabilità del 78% di una recessione entro un anno.

L'indice globale S&P Composite Purchasing Managers' Index (PMI), visto come un buon indicatore della salute economica olistica, è salito a 47,8 da 47,3 di ottobre, confondendo le aspettative di un taglio a 47,0 in un sondaggio Reuters.

tuttavia, novembre è stato il quinto mese in cui l'indice è stato al di sotto della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione.

"I dati PMI di oggi continuano a suggerire che l'eurozona è entrata in una recessione, con sondaggi che suggeriscono una contrazione più lieve rispetto alle recessioni precedenti", ha affermato Paolo Grignani di Oxford Economics.

Anche il crollo dell'attività economica della Germania si è attenuato a novembre, ha condiviso un sondaggio di pari livello, offrendo qualche speranza che la recessione necessaria nella più grande economia europea possa essere meno grave di quanto temuto in precedenza.

ma in Francia, l'attività si è contratta per la prima volta dal febbraio 2021 poiché i nuovi ordini inferiori hanno pesato sulla seconda economia della zona euro.

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nel Regno Unito, al di fuori dell'Unione Europea, l'attività economica è scesa al ritmo più veloce in quasi 2 anni a novembre, aggiungendosi alla recessione locale.

MINORE PRESSIONE DEI PREZZI

In altre aree del rapporto, ci sono alcuni barlumi di speranza nella lotta contro l'inflazione, anche prove che suggeriscono che un rallentamento delle pressioni sui prezzi sarà graduale con salari permanenti rigidi per ora.

Negli Stati Uniti, la misura del sondaggio dei prezzi pagati dalle imprese per gli input è scesa a 65,7, il livello più basso da dicembre 2020, da una lettura finale di 67,0 di ottobre. Ciò riflette un allentamento del collo di bottiglia dell'offerta.

le aziende stanno anche aumentando il prezzo dei loro prodotti al ritmo più lento in soli due anni, in parte a causa della domanda fiacca.

Il PMI manifatturiero flash dell'indagine è sceso a 47,6 questo mese, la lettura più bassa da maggio 2020 con i nuovi ordini rimasti calmi, ma le pressioni sui prezzi hanno continuato ad allentarsi poiché i produttori hanno segnalato il primo miglioramento delle prestazioni dei fornitori da ottobre 2019. in due anni, tuttavia, le fabbriche continuano affrontare la sfida di trovare lavoratori qualificati.

L'indagine PMI del settore dei servizi flash è scesa a 46,1 da 47,8 di ottobre. anche le imprese di servizi hanno registrato una domanda debole e prezzi dei fattori in calo.

nell'eurozona c'è una tendenza simile. I nuovi ordini sono nuovamente diminuiti drasticamente e si è verificata una forte riduzione della pressione sui prezzi con l'indice dei prezzi dei rendimenti che è sceso a 63,7 da 66,1, il valore più basso da marzo 2021.

Tuttavia, l'inflazione in quest'area è ancora molto alta. Ha raggiunto il 10,6% il mese scorso, più di cinque volte l'obiettivo del 2% della BCE e si prevede che la banca centrale aggiungerà altri 50 punti base al tasso sui depositi il ​​prossimo mese, di conseguenza un segnale di allentamento delle pressioni sui prezzi sarà accolto favorevolmente dalla politica creatori.

l'attività nel blocco più dominato dai servizi è nuovamente diminuita, utilizzando l'indice principale per eguagliare il minimo di 20 mesi di ottobre di 48,6. Nonostante il rallentamento in corso, le aziende stanno aumentando l'organico, anche se al ritmo più debole da marzo 2021.

Anche l'attività manifatturiera, colpita in particolare dall'aumento dei prezzi dell'energia e dall'interruzione delle catene di approvvigionamento, è diminuita, ma a un ritmo più lento. L'indice principale è salito a 47,3 da 46,4, al di sopra della previsione del sondaggio Reuters di 46,0.

"Gli indici dei prezzi di ingresso e di uscita sono diminuiti, coerentemente con altre prove che l'inflazione complessiva si sta avvicinando a un picco", ha affermato Jack Allen-Reynolds di Capital Economics.

"tuttavia entrambi sono ancora molto alti con le società di servizi in particolare che riferiscono che l'aumento dei salari sta pesando sul porto".